Scontro in diretta tv a L’Aria che tira su La7 tra Roberto Vannacci e David Parenzo. Il focus è stato sulla Flotilla e gli aiuti a Gaza.
La missione della Flotilla con gli aiuti a Gaza è stata tema di scontro a L’Aria che tira su La7 tra il Generale Roberto Vannacci e il conduttore David Parenzo. I recenti fatti con alcuni droni che hanno colpito delle imbarcazioni della spedizione hanno provocato controverse reazioni nel politico della Lega che ha preso una posizione ben precisa.

Vannacci e Parenzo, scintille in diretta
Esattamente come già capitato in passato, nel corso de L’Aria che tira su La7, il presentatore David Parenzo ha avuto alcuni momenti di scontro, tra ironia e serietà, con il Generale Roberto Vannacci. Dopo un iniziale approccio, il conduttore ha stuzzicato subito l’uomo della Lega cercando di chiedergli un parere sulle vicende legate alla Flotilla. Il politico ha quindi immediatamente replicato: “Ma che ci fa là? Mi hanno detto che era insieme a Greta Thunberg. L’hanno vista da quelle parti, è scappato stamattina?”. Dal canto suo Parenzo ha risposto: “No, no, io sono qui a lavorare
La Flotilla e la posizione del Generale
Dopo un iniziale botta e risposta dai toni quasi ironici, ecco però la discussione farsi subito più seria: “Oggi quest’Europa non conta nulla, non c’è una patria europea. La nostra patria è Roma, non Bruxelles. L’Europa ha iniziato a perdere punti proprio quando ha cercato di imporsi come entità unica”, ha detto Vannacci.
“Ha cercato di imporre vincoli anche alle singole economie”, si fa serio il generale, che ricorda come gli eserciti sono fatti “per difendere la patria, gli interessi nazionali. Non una goccia di sangue italiano verrà versato per difendere questa guerra che non difende i nostri interessi”.
A quel punto Parenzo ha chiesto se secondo il Generale i militanti della Flotilla andassero tutelati. Da qui Vannacci ha risposto: “I militanti della Flotilla lo fanno a titolo personale, sono persone che se vogliono portare dei rifornimenti a Gaza sono benvenute”. Allo stesso tempo, il Generale ha precisato: “Lo Stato italiano ha provveduto in modo molto più efficiente, avio lanciandoli. Se invece si propongono un altro scopo dovranno farlo a fronte di uno Stato in guerra e a una condizione di conflittualità […]”. Secondo il politico l’iniziativa privata della Flotilla potrebbe non finire bene e nel caso di eventuale arresto sarebbe “una loro responsabilità“